Ricette



Bellis perennis
Nome volgare margheritina dei prati


Caratteristiche sistematico -  botaniche
La Margheritina è una pianta erbacea con un rizoma da cui dipartono radichette sottili; il fusto è semplice e spesso molto corto. Le foglie formano una rosetta, hanno forma di spatola con il margine inciso verso l’apice. Sono tomentose (con peli) da giovani e glabre da adulte.I fiori sono riuniti in capolini portati singolarmente da peduncoli di 10-20 cm. Il capolino è racchiuso da brattee verdi di forma lineare e i fiori periferici sono ligulati con una ligula bianca o rossastra nella parte esterna, mentre sono gialli nella parte interna.


Principi attivi
Olio essenziale, mucillagine, tannino, un principio amaro, acidi organici.
Usi fitoterapico
La margheritina ha proprietà diuretiche, depurative, astringenti, diaforetiche.
Usi cosmetici
 I suoi preparati sono ottimi contro le macchie cutanee.



RICETTE
  • Usi fitoterapici
 
Infuso per regolare l’intestino, stimolare la diuresi, depurare l’organismo:
2 gr. di fiori in 100 ml di acqua. Far infondere per 15 minuti i fiori della margherita in acqua bollente, bere una o due tazzine a digiuno.

  • Usi cosmetici
Decotto contro le macchie cutanee: Bollire 60gr di pianta in 1 litro di acqua piovana per 5 minuti.
Lasciare in infusione per 10 min. Applicare sulle macchie due volte al giorno.

Infuso per le infiammazioni alla gola: Lasciare 60 gr di foglie e di fiori in 1 litro d’acqua bollente per 10 min. Bere 3 tazze al giorno.







Borrago officinalis L
Nome volgare  Borragine


Caratteristiche sistematico -  botaniche.
Erbacea annuale, alta fino a 60 cm., interamente coperta da una fitta peluria bianca. Foglie ovali, lanceolate e picciolate alla base, le superiori sono sessili, più acuminate e verso l'alto tendono a rimpicciolire. I fiori, riuniti a grappoli terminali, sono azzurri con corona a forma di stella

Principi attivi
Acido gamma linoleico, allantoina, mucillagine, nitrato di potassio, sali alcalini, tannino



Usi fitoterapici
In medicina popolare viene impiegata come rimedio contro reumatismi e tosse, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie.

Usi cosmetici
Emolliente e calmante, per pelli delicate. Bagni ammorbidenti, l’uso esterno è possibile con un infuso per 15 minuti di fiori  e foglie, 50 gr. per litro di acqua. Eseguire impacchi e lavaggi calmanti.  Ottima contro rossori. Scottature. Eritemi solari. Uso esterno. Applicazione di foglie fresche lessate.

Usi gastronomici
Le foglie si usano in insalata sia crude, che lessate. Possono essere utilizzate per frittate, ripieni, zuppe. I fiori vanno ad integrare aceti aromatici, e si aggiungono alle insalate, a cui danno un piacevole tocco di colore. Le corolle servono ad aromatizzare il vino.
I fiori possono venire candidi, come si fa con le violette, e usati per decorare i dolci; sempre i fiori, congelati nei cubetti di ghiaccio,  costituiscono una gradevole decorazione.

Usi  agronomici
Distribuendo sul terreno le ceneri ottenute dalla combustione delle piante di borragine lo si nutre in modo ecologico ed economico, in quanto tali ceneri sono particolarmente ricche di potassio e calcio; per quest’ultimo motivo tale ammendante non va utilizzato per le piante acidofile quali azalee, camelie, ortensie, gardenie.

Usi tintori
gli antichi pittori utilizzavano i fiori della Borragine per preparare un colore azzurro di particolare intensità, spesso usato per dipingere il manto delle Madonne




RICETTE
  • Usi fitoterapici

Foruncoli e dolori di gotta. Fare cuocere senza acqua a fuoco dolce una manciata di foglie di Borragine, spremerle un poco e metterle ancora calde sul foruncolo o sulla parte dolorante, in caso di gotta.
Infuso per flusso mestruale troppo abbondante, le emorragie al momento del parto, le emorragie del tratto digestivo e le emorragie del naso: 3 cucchiaini di borragine secca, mezzo litro di acqua.
Lasciare in infusione 3 cucchiaini di droga in una ciotola d’acqua calda. Da bere più volte durante la giornata.

Affezioni bronchiali lievi: fiori, dolcificante acqua qb.
Mettere un grosso pizzico di fiori secchi in infusione in una tazza di acqua bollita. Quando è tiepida colare e dolcificare con miele. Berne una tazza due o tre volte al giorno.

Vino depurativo di fiori  Un litro di vino, manciata di fiori freschi.
Mettere una manciata di fiori freschi in un litro di vino di buona qualità. Lasciarli in infusione per una settimana. Colare e berne un bicchierino prima dei pasti.

Vino del buon umore. E’ una ricetta assai vecchia e sperimentata. Mettere sul fuoco dolce (senza far prendere l'ebollizione) una tazza di vino nero, di buona qualità. Non appena è caldo aggiungervi un pizzico di fiori di Borragine freschi. Quando il vino è tiepido, colare e bere. Disturbi di fegato, milza, nel trattamento di nefriti accompagnate da edemi. Spremere delle foglie di Borragine per farne uscire tutto il liquido. Berne nella misura di g 50/60 al giorno. Per ricavare il succo dalle foglie si possono tritare finemente su un tagliere di legno, si raccoglie il trito in una pezza di tela e si spreme energicamente. Disponendo di una centrifuga l'operazione è più rapida e semplice.

Brodo per le tossi secche (il brodo di santa Maria): foglie di borragine , un pugno di foglie di cavolo, 25  lumache da vigna, acqua
Far bollire a lungo nell’acqua una manciata di foglie di borragine e cavolo  e le 25 lumache, salare il tutto filtrare e prenderne dalle 3-4 tazze al giorno.


  • Usi gastronomici
Frittata di borragine
Ingredienti: 6 uova, 1 etto di cipolline novelle, 1 etto di fagiolini lessati, 1 bel mazzetto di foglioline di borragine ed una tazza di fiori di borragine,2 cucchiaiate abbondanti di olio extravergine di oliva, pepe e sale q.b.
Preparazione: Separare i fiori di borragine dalle foglie. Far appassire le cipolline affettate nell'olio ed unire le foglioline di borragine precedentemente tritate, insieme ad i fagiolini, anche essi tritati.
Versare nel tegame le uova battute a parte con un pizzico di sale e pepe, mescolate velocemente con un cucchiaio di legno; appena la frittata comincia a rapprendersi scuotere leggermente la padella per staccarla dal fondo, rigirarla aiutandosi con un coperchio o con un piatto e farla cuocere dall'altra parte. Decorare con i restanti fiori di borragine e servire.

Borragine ripiena
Ingredienti: foglie grandi di Borragine, mozzarella, prosciutto, acciuga, uova farina olio per fritture o strutto, sale e pepe.
Preparazione: Prendere le foglie più grandi, unirle a due e due ed al loro interno inserire un dadino di mozzarella e uno di prosciutto o di acciuga a piacere; preparare una pastella con uova, farina, sale,pepe  e acqua ed immergerle nella pastella e friggere.

Foglie di  Borragine fritte
Ingredienti: una manciata di foglie di borragine grandi, uova ,acqua, farina, sale pepe olio per frittura o strutto
Preparazione: preparare una leggera pastella dove immergerete le foglie  più grandi precedentemente lavate ed asciugate, friggere velocemente le foglie ad una ad una, passarle su carte assorbenti e servire.

Minestra passata
Ingredienti: foglie di Borragine a volontà, mezza Cipolla (piccola), qualche cucchiaio di farina , 2 uova (per sei persone), parmigiano, sale.
Preparazione   Soffriggere dolcemente la cipolla tritata bene. Quando è appena bionda aggiungere le foglie di Borragine (si può usare anche la pianta intera, gambo, fiori, foglie), fare appassire bene, rimestando sempre perché facilmente tendono ad attaccare. Quando sono scottate, passarle al passa - verdura. Raccogliere bene il passato in una pentola a cui va aggiunta l'acqua desiderata. Quando bolle aggiungere la farina fino a raggiungere la densità voluta, far bollire per 10 minuti, poi versare nella zuppiera dove saranno stati approntati due tuorli d'uovo e un po' di parmigiano sciolti in un piccolo mestolo di minestra. Servire.

Minestra con Patate e foglie di Borragine
Ingredienti: 2 Patate un pò grosse, una manciata di foglie di Borragine, riso (a piacere), poco condimento.
Preparazione: Mettere il condimento in una pentola, appena è sciolto incorporarvi le Patate e la Borragine tagliate a pezzetti. Rimestare affinché le verdure si insaporiscano un poco. Aggiungere l'acqua necessaria. Quando le patate cominciano a disfarsi e la minestra appare legata è cotta. Volendo si può aggiungere una manciata di riso.

Frittelle di foglie di Borragine
Ingredienti: foglie di borragine, farina, uova, olio
Preparazione: Preparare la pastella per friggere, come di consueto. Lasciarla riposare 30 minuti, almeno. Immergervi le foglie di Borragine (scelte tra le più grandi) e friggerle nell'olio bollente, rivoltandole una volta. Metterle su una carta assorbente e servire. Le foglie di Borragine fritte sono ottime complemento ai fiori di Zucca, fritti o ripieni. Possono costituire uno degli ingredienti di un frittomisto vegetariano (Zucchine, Robinia, Finocchio, Mele, ecc.).

Pizza con la Borragine
Ingredienti: 1 Kg di farina;  40 g di lievito;  un pizzico di sale, foglie di borragine,  sale, olio
Preparazione: raccogliere le foglie di borragine e lessarle il acqua calda. Scolare le foglie e strizzarle, dopodiché soffriggerle in una padella con olio, aglio e del peperoncino.
Preparazione della pizza: Impastare gli ingredienti della pasta e far lievitare il tutto al caldo per circa 2 ore dopodiché stendere una pizza (utilizzando il matterello) e cospargerla di foglie di borragine precedentemente soffritte. Infornare il tutto a 200°C per 20 minuti.
Pasta con la borragine
Ingrediente: foglie di borragine, pasta mista, formaggio grattugiato, pane raffermo.
Preparazione:  lavare ed asciugare le foglie della borragine. Preparare poi un soffrittino leggero e farci saltare le foglioline. In contemporanea cuocere la pasta   ed a cottura ultimata farla saltare con la borragine. A piacimento   si può aggiungere del formaggio grattugiato oppure - e questo non è male - del pane raffermo anche lui grattugiato o sbriciolato grossolanamente e far saltare tutto insieme alla pasta.

Tagliatelle (o fettuccine) con la borragine:
Ingredienti per la pasta:200 g foglie di borragine , 500 g farina bianca, 2 uova, sale
per il condimento:150 g burro , 50 g formaggio  grattugiato
 
Preparazione : Nettare le foglie di borragine, lessarle in pochissima acqua o a vapore, risciacquarle e sgocciolarle. Tritarle finemente, passarle al setaccio e farle raffreddare Impastarle con la farina, le uova e il sale. Lavorare bene l'impasto e farlo riposare per un'ora in un panno. Stendere l'impasto con il mattarello tirando delle sfoglie. Ripiegare le sfoglie più volte su se stesse e tagliarle a fettuccine larghe 1 cm . Disporre le fettuccine bene aperte su un vassoio ricoperto da un panno pulito e spolverizzato di farina; farle asciugare un po'. Far cuocere le bardele in abbondante acqua bollente salata e scolarle poco per volta sollevandole dall'acqua con due forchette .Metterle nelle fondine calde, condirle con il burro fuso e il formaggio e servire

Fusilli alla borraggine
Ingredienti: 400 di fusilli, 50 gr. di prosciutto cotto 200 gr. di foglie di borragine, 150gr. di fave preparazione:sgusciate senza pellicina, 1 scalogno, olio, burro, sale, pepe.
Preparazione Lessare separatamente la verdura e le fave, fare soffriggere lo scalogno con due cucchiai di olio e 100gr. di burro unire le fave la verdura il prosciutto, salare pepare e cuocere per 10 mn., cuocere i fusilli al dente e versarli nel condimento se piace spolverare con formaggio


Ingredienti: Foglie di borragine, 300 gr. di acqua, 200 gr. di farina, sale q.b., Olio per friggere
Preparazione: Pulire e lavare le foglie di borragine accorciandone i gambi e lasciarle asciugare.
Nel frattempo preparare la pastella mescolando acqua e farina con una frusta ed aggiungendo un po' di sale. Tuffare le foglie nella pastella, scaldare l'olio in una padella grande ed immergervi una per volta le foglie di borragine. Rigirarle di tanto in tanto e portare a cottura





 BROCCOLO DI SAN BARTOLOMEO



















Coltivato nella zona di San Bartolomeo in Galdo da cui deriva la denominazione,esiste in due varietà,
 la natalizia e la marzaiola.
E' commercializzato fresco ma si presenta bene anche alla conservazione sott'olio per un consumo fuori stagione.

Il broccolo
Il broccolo è un ortaggio molto popolare, già apprezzato da Etruschi e Romani, certamente per il suo tipico sapore e la versatilità nel presentarsi sulle tavole cotto o crudo, ma anche per le sue benefiche caratteristiche nutrizionali, essendo povero di grassi e particolarmente ricco di vitamine A e C, di ferro e calcio, elementi presenti in ognuno dei tipi che possiamo trovare sui banchi del mercato, fra i quali ricordiamo il broccolo ramoso e quello a testa.
Il broccolo è un ortaggio che appartiene alla famiglia delle Crucifere. Il suo nome deriva dal latino 'broccus', che significa germoglio. Sembra che il broccolo fosse conosciuto fin dall'antichità, e la sua prima coltivazione abbia avuto luogo in Asia Minore; in seguito è arrivato anche in Italia, grazie ai viaggiatori, dove si è diffuso.
E' una pianta che viene coltivata in Italia, soprattutto in Sicilia, in Campania e in Puglia, ma anche in Francia e in Spagna. Si tratta di una pianta abbastanza adattabile, ma il suo clima ideale è il caldo-temperato. La sua raccolta inizia in autunno ma, è possibile reperire il broccolo in commercio per tutto l'inverno, in quanto la pianta continua a produrlo, anche dopo essere stata tagliata.
La raccolta inizia nel mese di ottobre ed è possibile trovarlo in commercio per tutto il periodo invernale, infatti una volta tagliato per la raccolta, la pianta continua a produrlo; per questo motivo possiamo trovare il broccolo fino alla primavera.
Con l’inizio della stagione primaverile, cominciano a svilupparsi i fiori, e il broccolo, a questo punto, non risulta più commestibile.
Le varietà di broccolo più comuni sono: il Bianco, il precoce di Verona, il Calabrese, il violetto siciliano, il grosso Romanesco e il bronzino di Albenga.
Il broccolo, può essere consumato sia crudo che cotto: crudo si può mangiare in pinzimonio, cotto invece (lasciandolo leggermente al dente) lo potete gustare in insalata, condito con una vinaigrette, gratinato con besciamella e parmigiano, ottimo se ridotto a purea con un po’ di burro o nel minestrone.
Buono saltato in padella, una volta bollito, con olio e aglio e usato per condire la pasta.
Il broccolo cotto fornisce una buona quantità di vitamina C, contiene anche vitamina A, potassio magnesio, ferro e fosforo.
Il broccolo, come gli altri componenti della famiglia dei cavoli, è ritenuto un antitumorale in quanto contenentebetacarotene.

“Cicatielli" con i broccoli di S. Bartolomeo in Galdo
Ingredienti: cecatelli fatti in casa, olio acciughe, broccoletti, aglio
Procedimento: scaldare i broccoletti dopo di che metterli in una padella con olio aglio e farli soffriggere, unire i cecatielli scaldati in precedenza. Servire caldi

Curiosità
I Friarielli, fratelli dei broccoletti, sono una delle pietanze tipiche della cucina napoletana, anche seSan Bartolomeo in Galdo risente delle tradizioni pugliesi e molisane.
La storia dei friarielli
Quando a Napoli i ricchi del momento erano i Francesi, i cuochi (i “Monsù”) d’Oltralpe solevano gettare alla plebe gli avanzi della cucina. “Les entrailles”, le interiora del pollame e di altri animali divennero così il nome con cui venivano chiamate le popolane che se le contendevano tra urla e spintoni: “zandraglie”, per l’appunto.
Forse è per questo che Napoli è considerata un luogo dell’anima: un luogo interiore. Purtroppo, però, non sempre il cibo pioveva dal cielo. Per mangiare, i napoletani cominciarono a guardare in basso: alle cime di rape. Dove per “cime” s’intendono gli ammassi fiorali, le infiorescenze non ancora aperte, delle rape. In una parola, i broccoletti.
In Italia, a questo alimento s’interessavano in tanti (specie al Sud, terra di poveracci): chi li lessava, chi li cuoceva. I Toscani le chiamavano affettuosamente “rapini”, i baresi li cucinavano con le orecchiette. Questa abitudini sono vive ancora oggi, in quelle terre.
A Napoli no. A Napoli, le cime di rapa prima si lavano, e poi, tutte bagnate, si gettano nell’olio. Con il loro sacrificio danno vita ad uno dei piatti più creativi della cucina partenopea: i friarielli. Le cime di rapa cotte nell’olio. Il friariello è di umili origini.


Pomodori secchi sott’olio 
Ingredienti: 
1 kg. di pomodori San Marzano ben 
maturi 
sale 
1 l. d'aceto di vino bianco 
1 l. d'acqua 
4 spicchi d'aglio 
1 l. d'olio extravergine d'oliva 
2 foglie d'alloro 
timo 
2 peperoncini 
4 rametti d'origano 
Preparazione: 
Lavate bene i pomodori e divideteli a metà. Poneteli su di una tavola di legno, con la parte interna rivolta all'in su, salateli uno per uno e lasciateli essiccare con il metodo che preferite.   Dopo circa sei ore di esposizione, i pomodori inizieranno a formare una sottile pellicina bianca (segno che il processo di essicazione sta avvenendo con successo); a questo 
punto armatevi di forchetta e grattate uno ad uno tutti i pomodori togliendo questo sottile strato. In questo modo l'acqua formatasi all'interno uscirà lasciando il pomodoro asciutto. I pomodori devono restare al sole per circa seisette ore ogni giorno, per 5-6 giorni, avendo cura di tenerli in casa nelle ore notturne e di non esporli all'umidità. 
  
Una volta essiccati, versateli in una pentola con 1 l. d'acqua ed 1 l. d'aceto di vino bianco, due foglie d'alloro e portateli a bollore facendoli stare ancora 5 minuti. Scolateli e poneteli su di un canovaccio, tamponandoli delicatamente. Lasciateli ad 
asciugare così per una notte. 
Il giorno seguente preparate gli aromi: peperoncino tritato finemente, aglio (io ho usato quello in polvere, perchè è meno 
indigesto),  timo e origano fresco essiccato   Cominciate a riempire dei vasetti con coperchi a chiusura ermetica, 
alternando i pomodori agli aromi, senza esagerare, riempiendoli pian piano d'olio fino ad immergerli. Chiudeteli e non gustateli prima che siano trascorsi 15 giorni di riposo, in modo che i pomodori prendano per bene anche il sapore degli 
aromi contenuti nei vasetti. 




Minestra maritata
Procedimento: il giorno precedente passare sulla fiamma il musetto, l'orecchio, le cotiche, il piede e la coda di maiale per eliminare eventuali peli, e metterli a bagno. L'indomani mondare e lavare la verdura, lessarla senza sale a mezza cottura. Scolare e conservare in una insalatiera. Far sbollentare i pezzi di maiale per qualche minuto per poi immergerli in altra acqua bollente con il cotechino, la salsiccia e l'osso di prosciutto e far cuocere per circa mezz'ora. Una volta che i pezzi si saranno sgrassati calarli in altra acqua bollente. Continuare la cottura dei vari pezzi, una volta cotti pulire l'osso di prosciutto, disossare il piede e tagliuzzare insieme agli altri pezzi. Rituffare il tutto nel brodo insieme alla verdura e aggiungere il peperoncino. Portare ad ebollizione e lasciare cuocere per circa 
 Ingredienti: 1 kg di cicoria campestre, 500 gr. di cardilli campestri, 1 musetto, 1 orecchio, 1 coda, 1 piede e due cotiche di maiale, 1 cotechino, l'osso di prosciutto, 1 salsiccia secca di polmone e peperoncino q.b.


Come riciclare gli avanzi di pasqua


le ricette degli avanzi 
Il Parlamento Europeo riunitosi in seduta plenaria a richiedere, nel gennaio 2012 a Strasburgo, ha istitutito per il 2014 l'Anno europeo contro gli sprechi alimentari, quale strumento di informazione e promozione per sensibilizzare i cittadini europei. Un obiettivo indicato, sin dall’inizio, dalla campagna di Last Minute Market attraverso la Dichiarazione congiunta che persegue il dimezzamento degli sprechi alimentari entro il 2025, sottoscritta da migliaia di cittadini, pubblici amministratori, europarlamentari, personalità eminenti.
L'importanza di tale Anno è da rinvenirsi  soprattuto dalla necessità della modifica dei comportamenti da parte di consumatori nello spreco aliemtare. Secondo alcuni dati della Fao circa un terzo degli aliemtni acquistati vengono buttati nella pattumiera, circa  1,3 miliardi di tonnellate. In Europa ed in Nord America lo spreco pro capite da parte del consumatore è calcolato intorno ai 95-115 kg all'anno, mentre in Africa sub-sahariana e nel sudest asiatico ammonta a soli 6-11 kg l'anno.

La produzione alimentare totale pro capite destinata al consumo umano è calcolata nei paesi ricchi intorno ai 900 kg l'anno, quasi il doppio dei 460 kg che vengono prodotti nei paesi più poveri.  Nei paesi in via di sviluppo il 40 per cento delle perdite avviene nella fase del dopo raccolto e nella lavorazione, mentre nei paesi industrializzati più del 40 per cento delle perdite avviene a livello di rivenditore e di consumatore.


Proprio per questo proponiamo alcune piccole ricette che consentono di riusare un pò dei prodotti che dopo le feste di pasqua restano nelle dispense e frigoriferi degli italiani.
Tale comportamento è da tenere sempre,usando un po di fantasia è possibile creare ottime pietanze per allietare i palati anche dei più difficili


Spuma di cioccolato fondente 


Ingredienti:
 250 gr.cioccolato fondente ( avanzato dalle uova di Pasqua)  ,2 cucchiai di liquore di Benevento, 5 uova  , 260 gr.panna montata ,60 gr.nocciole tritate finemente , 60 gr.zucchero semolato , un pizzico di sale

Preparazione
Spezzettare la cioccolata e metterla a sciogliere a bagnomaria  , mescolare il tutto con il liquore di Benevento e farlo raffreddare a temperatura ambiente. Unire, lavorando con la frusta, lo zucchero + i tuorli + nocciole. Incorporare, infine, delicatamente la panna montata e gli albumi montati a neve ben ferma con il sale. Versare la spuma in uno stampo e mettere in frigo a riposare per circa 3 ore. Decorarla a piacere con ciuffi di panna montata e nocciole intere
Costo: liquore 50 cent, 1.50 euro panna, 1 euro uova, 1,50 nocciole, 15 cent zucchero semolato, sale e cioccalato zero in quanto non la si è comprata.
Costo per il dolce max 5 euro, dipende dalla regione di appartenza.



Zuccottini di colomba e cioccolato


Ingredienti: Fette di COlomba avanzate qb, 250 gr. burro ,250 gr. cioccolato fondente/al latta o ovetti, 3 tuorli, 150 gr. zucchero a velo, Per la bagna: latte, liquore al cioccolato e zucchero qb
Preparazione:
Tagliare la colomba a fette non troppo spesse e rivestire le pareti degli stampini o  Bagnare le fette con la miscela di   latte, zucchero e liquore in proporzioni a piacere.
Preparare la crema al burro facendo sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Nel frattempo lasciare il burro a temperatura ambiente almeno per mezz’ora. Successivamente mettere il tutto  in una ciotola e lavorarlo con metà zucchero a velo. Sbattere il tutto con il mixer.
In una ciotola a parte montare i tuorli d’uovo e il restante zucchero al velo. Unire i due composti amalgamandoli bene tra loro. Aggiungere a poco alla volta il cioccolato sciolto a bagnomaria intiepidito.
Farcire con questa crema gli zuccottini Ricoprire con le fette restanti di colomba. Bagnarle con la bagna e riporre in frigo per circa 4 ore.
Trascorso il tempo sformare gli zuccotti e decorarlo con zucchero a velo e cacao amaro.


Involtini di prosciutto alle uova soda 



Ingredienti:
8 fette di prosciutto cotto non troppo sottili, 4 uova soda, 50 gr di burro, un pizzico di sale, un cucchiaino di senape, 4 fogli di gelatina Bertolini.

Esecuzione:
mettete il burro in una tazza e, con un cucchiaio di legno, mescolate fino a farlo diventare morbido e schiumoso: unitevi un pizzico di sale e un cucchiaino di senape; mescolate ancora. Fate rassodare le uova, mettetele sotto l'acqua corrente, sgusciatele e tagliatele a fettine sottili; quindi ritagliate queste fettine a metà. Spalmate le fette di prosciutto con il burro che avete preparato, lasciando il margine vuoto; poi disponete le fettine di uova sode a strati, calcolando mezzo uovo per ogni fettina. Arrotolate le fette di prosciutto e disponetele sopra un piatto di portata. Preparate la gelatina e, quando incomincia a intiepidire, versatela sugli involtini. Tenete in frigorifero sino al momento di servire.



Carciofo Imbottito stufato in bianco 


Ingredienti: 6 carciofi grandi
½ kl di carne ( quella che è rimasta dalla grigliata di pasquetta, fatta in tanti pezzettini piccoli) 250 g di pane raffermo,50 gr di salame o altri affettarti che trovate in frigo, 4 uova intere, 2 spicchi di aglio, 50 g di pecorino romano macinato
Prezzemolo, Sale qb, Pepe se piace.

Preparazione:

Ammollare il pane nell’acqua o nel latte, strizzarlo ed aggiungerlo alla carne macinata insieme alle uova, al sale, il formaggio, un po’ di pepe, all’aglio ed al prezzemolo   tritato, mescolando il tutto per bene formando una poltiglia ben soda, nel caso in cui fosse poco condito aggiungere sale e formaggio. Successivamente prendere   i carciofi e puliteli delle foglie esterne dure  immergerle in acqua con limone per evtare che si scuriscano.
Tagliare il salame o gli altri affettati in piccoli quadratini o rettangolini, prendere i carciofi farli solare dopo dichè   allargare la foglie piano-piano iniziando dal centro ( attente a non romperle). A questo punto mettete tra le foglie qualche pezzettino di salame che via iuta anche a tenerle un po’ aperte ed incominciate ad imbottirle con la carne preparata prima.
 Prendere una padella antiaderente ( meglio se con fondo spesso), posizionare i carciodi versare un poco di olio e se sei vuole del vino qualche odore ( erbette varie)

Mettere a minimo i fuochi e lasciare andare senza aprire una mezz’ora , passato il tempo controllate il torsolo con una forchetta se entra facilmente sono cotti altrimenti prolungate la cottura a pentola chiusa
Una volta cotti fate evaporare l’acqua rimasta ( s e ne è rimasta ) a fuoco vivace e fate friggere un po’ il carciofo sui lati.


Rollè al cioccolato

Ingredienti

4 uova, 150 g di zucchero in polvere, 90 g di farina, 1 cucchiaio/i di cacao in polvere
30 g di burro, 4 cl di latte, 1 pizzico/i di sale, 1 cucchiaio/i di zucchero a velo
200 g di cioccolato fondente o al latte o bianco o misto ( prendere le uova di pasqua o gli oetti che sono avanzati dalle feste), 110 g di panna fresca
Preparazione

Innanzitutto separare i tuorli dagli albumi, in una terrina sbattere i tuorli e lo zucchero con il mixer elettrico affinche' si sbianchi. Aggiungere la farina e il cacao in orecedenza mescolati e passati al setaccio con un colino. Infine aggiungere burro e latte,scaldare il forno a 180°c, monatre le chiare a neve inizialmente con il sale e poi con lo zucchero a velo.Incorporatele delicatamento al mescuglio precedente, poi su una pistra di cottura ricoperta da carta forno stendere l'impasto in modo uniforme e cuocere per circa 12 minuti. All'uscita dal forno lasciare raffreddare per qualche minuto,
Preparare la farcitura, staccare il biscotto dalla carta forno e stendere la crema su tutta la superficie e arrottolarlo.

Farcitura:
con un coltello tagliare a pezzi il cioccolato piu' o meno regolare in un pentolino portare a ebolizione la panna, toglierla subito da fuoco e aggiungere il cioccolato, mescolando.
stendere il composto sul rollè servire a fette

variante:è possibile anche realizzare una variate, fare uno zuccotto. Infatti facendo delle fette,   foderare poi una terrina, mettere il tutto in frigo appena consensato il tutto ricoprielo con la cioccolata.



Ricettario degli avanzi

 il Ricettario degli avanzi

un San Valentino a prova di ... Crisi
 Piccoli consigli per San Valentino


La pasqua fra crisi e tradizione
Pasqua fra tradizione ed economia

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